Da Tagli.me
L’ondata emotiva dei recenti avvenimenti di Lampedusa ha concentrato l’attenzione sull’argomento immigrazione più che mai.
Circa i fenomeni migratori, spesso ci si pronuncia basandosi su luoghi comuni e pregiudizi, sia a favore sia contro; oppure su esperienze personali estremamente limitate e non indicative della realtà nel suo complesso. Amalgamiamo il tutto ed ecco nascere I Luoghi Comuni. Analizziamone alcuni.
DOBBIAMO ACCOGLIERE GLI IMMIGRATI PERCHÉ NOI ITALIANI SIAMO STATI UN POPOLO DI MIGRANTI.
Con frasi simili spesso si cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica, specialmente la parte più ostile ai nuovi arrivi: questo genere di approccio è decisamente fallace.
Sta forse a significare che i popoli che hanno migrato poco o nulla sono autorizzati a chiudere a chiave le proprie frontiere, indipendentemente dalle proprie capacità – e necessità – di accoglienza? Stupirebbe a questo punto notare come l’Europa Settentrionale sia così brava ad attuare l’integrazione degli stranieri nella propria società.
Senza bisogno di andare lontano, guardo a me stesso: non ho mai cambiato città, posso risalire a sei generazioni di albero genealogico senza allontanarmi più di 80 chilometri da dove vivo e lo spostamento più impressionante che i miei avi hanno fatto è stato dalla campagna alla città.Perché dovrei sentirmi obbligato ad accogliere qualcuno per il fatto che qualche milione di connazionali con cui non ho nulla a che spartire si è trasferito oltreoceano o anche solo oltralpe?